lunedì 4 luglio 2011

Una società basata sull'apparire

Una Società Basata Sull’Apparire
Ormai viviamo nel lusso, circondati da beni superflui forniti dal sistema. Abbiamo gli armadi pieni zeppi di maglie firmate dalle grandi multinazionali, che oltre a pagarle cifre esorbitanti forniamo anche pubblicità gratuita; le nostre case sono provviste di ogni comodità di cui la maggior parte superflue. Nelle strade delle nostre città girano migliaia di macchine aggravando l’effetto serra e contribuendo ad accrescere le vittime del fine settimane. Spendiamo e sperperiamo il nostro denaro comprando beni superflui. Rincorriamo le mode e le tendenze del momento, per conquistare visibilità. Tutto ciò è contribuito dalla televisione con pubblicità su beni superflui quali i cellulari di cui ogni anno ne esco modelli nuovi e tramite queste pubblicità veniamo indotti a comprarli, pubblicità sui macchinoni con motori di grande cilindrata pericolosi per gli altri e con tassi di immissioni di CO2 rilevanti. Senza contare tutti i reality che ci vogliono dare una visione della realtà distorta dove il guadagno è facile. Non troveremo mai un fine nella vita ammassando beni materiali con l’unico scopo di possedere. Invece che basarci sull’avere come ci vuol far indurre questa società, dovremmo puntare sull’essere. Non serve a niente comprare magliette di grandi multinazionali se non ad aumentare il divario fra i paesi poveri e quelli ricchi. Dovremmo vestirci con quello che ci piace veramente invece di comprare quello che più è di moda, è giusto trovare la propria individualità nel modo di vestire ma mi sembra che questa società non dia individualità. Non serve avere una casa piena di comodità quando possiamo farne benissimo a meno, avere un condizionatore in casa non ci aiuta a vivere meglio ma solo a inquinare di più, quando si può benissimo risolvere il problema chiudendo le finestre a Sud e aprendo quelle a Nord. Dove è possibile è puramente inutile avere 2 macchine per famiglia, quando si possono usare benissimo come mezzi di trasporto i mezzi pubblici o la bicicletta, un mezzo che non produce inquinamento e non necessità di nessun carburante. Invece di seguire i reality dovremmo concentrare i nostri pensieri su noi stessi. Dovremmo spendere del tempo per consolidare i valori familiari, la qualità del nostro dibattere e dei nostri pensieri invece che usarlo per comprare. Dovremmo stare in pace con noi stessi invece che essere costretti a fare lavori che non ci piacciono per inseguire le mode. Tutto questo non significa ridurci alla povertà senza possedere niente ma induce ad avere un consumo critico. Acquistando prodotti equosolidali, dove spendendo un po’ di più si può sostenere la lotta contro lo sfruttamento; si possono comprare prodotti fabbricati nel proprio paese sostenendolo ed evitando licenziamenti dovuti alle poche entrate. Pensiamo con la nostra testa e non con quella del sistema!

Bob Marley : l'uomo che sognava la libertà

Bob Marley, un piccolo grande uomo, molto più di un cantante.

Sono passati trent'anni dalla scomparsa di un uomo che aggiunse dei valori all'arte della musica, attraverso una sensibilità che fu espressione di pace e di amore rivolta a Dio, alla natura e alla gente.
Robert Nesta Marley, nei 36 anni della sua vita, dedicò tutto se stesso verso gli altri.
Bob Marley ebbe le idee molto chiare sul modo di vivere, sin da giovane; fu un uomo dal carattere forte , un rivoluzionario e un militante al tempo stesso. L'11 maggio del 1981 lasciò il mondo terreno e con i funerali svoltisi il 21 maggio di fronte a tutta la sua gente, con una cerimonia istituzionale come per un capo di stato, si diede vita al mito di Bob Marley.

Il suo punto debole si sviluppò dal piede, un pò come avvenne per il personaggio mitologico Achille ; infatti Marley morì in un ospedale a Miami a causa di un tumore sviluppatosi nel piede destro che in breve gli pervase gli organi vitali.

Ambasciatore della musica reggae e della spiritualità rasta, riuscì a far diventare la sua voce espressione di emancipazione , di vittoria, di rivincita della propria razza di origine africana , di liberazione , di rispetto, un uomo che riuscì a insegnare qualcosa al mondo intero.
Marley aveva una grande aspirazione : vedere neri, bianchi, cinesi vivere tutti insieme , abbracciati. Era ormai un leader e quello che avesse detto o fatto iniziò a preoccupare anche la politica locale al punto che nel 1976, alla vigilia di un concerto per la sua gente a Kingston, subì un attentato assieme a sua moglie Rita .

Bob Marley fu un grande uomo che grazie alla sua musica, al suo coraggio e alla sua ostinazione riuscì a trasmettere in tutto il mondo il suo messaggio di pace.

 Ecco alcune sue citazioni :

"Voglio muovere il cuore di ogni uomo nero perchè tutti gli uomini neri sparsi nel mondo si rendano conto che il tempo è arrivato, ora, adesso, oggi, per liberare l'Africa e gli africani. Uomini neri di tutto il mondo, unitevi come in un corpo solo e ribellatevi: l'Africa è nostra, è la vostra terra, la nostra patria ... Ribellatevi al mondo corrotto di Babilonia, emancipate la vostra razza, riconquistate la vostra terra."

"Where there's a will, there's always a way.."
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